Vanna Arrighi – Antonio di Giovanni da Empoli committente del fonte battesimale ora al Museo della Collegiata

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Bernardo Rossellino, Fonte battesimale, marmo, 1447, Empoli – Museo della Collegiata di S. Andrea (fonte: https://www.empolimusei.it/artwork/fonte-battesimale/)

In occasione di una visita al Museo della Collegiata di Empoli in occasione della mostra «Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento», organizzata dalla nostra Associazione, ho potuto ammirare ancora una volta il bellissimo fonte battesimale del 1447 ora conservato nello stesso museo ed attribuito alla scuola di Donatello da Odoardo H. Giglioli (Empoli artistica, Firenze, Lumachi, 1906) e più recentemente a Bernardo Rossellino (Antonio Paolucci, Il museo della collegiata di s. Andrea in Empoli, Firenze 1985). Volendomi rinfrescare la memoria sul committente, Antonio di Giovanni da Empoli, ho effettuato una breve ricerca su Internet ricavandone una sconfortante impressione di approssimazione e supponenza da parte dei redattori dei vari siti che per un motivo o per l’altro hanno citato il nostro personaggio. Leggi tutto

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Quando l’abito faceva il …pubblico amministratore

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Uomini in lucco (1452)
da Benozzo Gozzoli, Storie di San Francesco, affresco nella chiesa di San Francesco (Montefalco) fonte: http://artemoda.unibg.it/page.asp?menu1=3&op=491

Come si sa dagli statuti locali, il vertice del comune di Empoli nell’antico regime era costituito dai consoli, dai capitani di parte guelfa e dal consiglio generale, cui verso la fine del secolo XVI si aggiunse la figura del Gonfaloniere. Si trattava di cariche temporanee, rivestite a turno dai cittadini in possesso dei requisiti previsti dagli Statuti (20 anni di residenza in città ed un “estimo”, cioè una capacità contributiva stimata di almeno 2 lire). Non esisteva negli Statuti più antichi alcun riferimento a quello che oggi chiameremmo il “dress code” di questi pubblici ufficiali, cioè nessuna regola da osservarsi per il vestire. Possiamo dunque immaginare, benché nelle epoche più antiche il vestiario rivestisse una particolare importanza come segno distintivo dello status economico-sociale di ciascuna persona, che, quando la campana suonava “a consiglio”, i detentori delle varie cariche si recassero al palazzo comunale vestiti come capitava. Leggi tutto

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13 febbraio 1945: La partenza dei volontari raccontata da alcuni dei protagonisti

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Daniele Lovito

Il 2 settembre 1944 Empoli venne finalmente liberata dall’occupazione nazifascista dopo essere rimasta per più di un mese sulla linea del fronte e per più di vent’anni, a partire dai tragici fatti del 1° marzo 1921, sotto la coltre repressiva, coercitiva e liberticida del fascismo.

La guerra totale non aveva risparmiato alla città e ai suoi abitanti nessuna delle sue tragiche conseguenze e questo fu lo scenario agghiacciante che si presentò ai membri del CLN locale e all’amministrazione provvisoria, insediatasi circa un mese prima nella frazione di Monterappoli, camminando tra le macerie d’una città colpita, ferita, semidistrutta. Leggi tutto

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76° anniversario della partenza dei volontari per la guerra di liberazione

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13 febbraio 1945 – 13 febbraio 2021

I Volontari della Libertà empolesi durante il raduno per il 45esimo anniversario della partenza, nel 1990

Ho condiviso con il giovane storico Daniele Lovito i ricordi di alcuni “volontari della libertà” partiti da Empoli il 13 febbraio 1945, perché a sua volta li utilizzasse inseriti in un più ampio contesto storico.

Ne ho conosciuti molti, per motivi di lavoro, in occasione dei loro raduni regionali e dei loro incontri annuali. La prima volta nel febbraio 1995, erano ancora in molti, e poi ogni cinque anni, con numeri sempre più defilati.

Ricordo con affetto e anche con ammirazione quelli di loro che hanno ricoperto la carica di Presidente dell’ANPI di Empoli: Aldo Giuntoli, Mauro Salvadori, Gianfranco Carboncini, ma mi vengono alla mente anche gli altri, ognuno con la propria individualità, ma tutti ancora legati a quella esperienza fondativa. Leggi tutto

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Il primo stadio di Empoli lungo le mura dell’antico castello

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il gioco del pallone – 2° parte

P. Maestrelli, Pianta geometrica del gioco del pallone, ASCE, Preunitario, Comunità, 290, c. 284, 1851.

Il gioco del pallone e – si badi bene – non il gioco del calcio, come abbiamo avuto modo di precisare in un precedente post, ebbe larga diffusione in tutto il Granducato di Toscana. E sembra che godesse di grande popolarità anche nella neonata comunità di Empoli dove alla fine del Settecento il gioco sembrava creare diversi problemi alle piante degli orti ricavati nel pomerio delle mura orientali, spesso danneggiate dalle frotte di ragazzi che vi entravano per recuperare le palle. Insomma giocare a pallone non era affatto semplice e nel corso degli anni si fa pressante da parte della popolazione empolese la richiesta alle autorità comunitative di uno spazio dove poter svolgere questa attività in tutta tranquillità, senza danni e molestie per alcuno. Leggi tutto

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La Società delle Corse e l’ippodromo di Empoli – Parte seconda

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Piazza G. Guerra, anni '20 -'30 del 900, Collezione Pagli - Lari
Piazza G. Guerra, anni ’20 -’30 del 900, Collezione Pagli – Lari

Le corse dei cavalli riscuotevano un grande successo e suscitavano una notevole suggestione, ma dopo pochi anni, nel maggio del 1888 la Società delle Corse presenta al Comune una petizione, firmata da 280 cittadini e contribuenti del Comune, in cui viene chiesto un nuovo spazio più ampio da destinare alle corse.

La Deliberazione del Consiglio Comunale n. 2 del 5 giugno 1888, approvata con 14 voti favorevoli e 3 contrari,spiega con chiarezza che le corse dei cavalli, almeno dal 1880 al 1887, si erano svolte nel Piazzale Umberto I, nell’ippodromo che, in occasione delle competizioni, veniva recintato e circondato da palchi per il pubblico. La Società delle Corse riteneva che tale spazio non fosse più adeguato; non aveva le dimensioni per “concorrere ai premi soliti conferirsi ogni anno dal R. Ministero di agricoltura, industria e commercio”, mentre “non pochi proprietari ed inquilini di case sul Piazzale Umberto” protestavano per i numerosi disagi. Leggi tutto

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La Società delle Corse e l’ippodromo di Empoli – Parte prima

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I venerdì dell’Archivio. I nuovi appuntamenti

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Lo scorso 25 settembre è ripreso il ciclo mensile di incontri, i Venerdì in Archivio, iniziati nel 2007 dopo il trasferimento dell’Archivio Storico Comunale dal Palazzo Ghibellino in piazza Farinata degli Uberti nell’attuale sede di via Torricelli.

Nel corso degli oltre 10 anni di Venerdì in archivio i temi trattati sono stati i più vari: oltre a conferenze e tavole rotonde, ci sono state visite guidate, proiezioni di film, interviste e l’elenco allegato ne dà conto in dettaglio.

2007

Settembre Leggi tutto

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Tra bene pubblico e interessi privati: attività economiche e igiene urbana in età moderna a Empoli

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Costruita lungo le rive dell’Arno, Empoli ha sviluppato nel corso dei secoli tutta una serie di attività legate al fiume, quali il traffico commerciale, la navigazione e le attività manifatturiere, assumendo dalle origini fino almeno alla metà dell’Ottocento i connotati di una vera e propria ‘terra fluviale’.

Ma l’uso delle acque per usi domestici ed industriali e, in particolare, il corretto smaltimento delle acque reflue, è stato, allora come, oggi terreno di scontro tra interessi diversi: da una parte la tutela della salute pubblica e la salvaguardia della competitività delle industrie e quindi dell’occupazione, dall’altra la necessità di richiedere la partecipazione dei cittadini alle spese sostenute dall’apparato governativo e di combattere l’abusivismo edilizio. Leggi tutto

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