La storia delle forze di polizia a Empoli – Parte seconda

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Senza titolo-1 (1)Continua il nostro viaggio, basato sul lavoro di Roberto Boldrini, nella storia della polizia a Empoli. Oggi parliamo dei compiti e della divisa delle guardie empolesi subito dopo l’Unità d’Italia.

L’unificazione nazionale, dal punto di vista della polizia locale, non rappresentò una frattura. Anche la Guardia Civica, per esempio, sopravvisse. Continuò infatti a essere usato l’uso del termine «polizia municipale» riferito ad un concetto amministrativo piuttosto che ad un «corpo», anche se si fece strada il potenziamento del servizio attraverso un aumento del numero degli addetti. Secondo il preambolo del Regolamento promulgato nel 1865 la cittadinanza levava una protesta riguardo «il difetto di sanzioni idonee a preservare la salute pubblica, ad impedire i continui ingombri del pubblico suolo, ed a provvedere alla nettezza del paese». Una forte evidenza assunse lo spostamento del commercio ambulante dalle strade alle piazze, in grado di liberare il traffico dei veicoli e poter applicare l’imposta del suolo pubblico a porzioni più ampie di terreno. Leggi tutto

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Le strade del giro d’Empoli si sono sempre chiamate così?

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ImmagineA questa domanda risponde il 4° numero della rivista degli Amici dell’archivio storico “Quaderni d’archivio”, che presenta lo stradario storico del centro di Empoli. Il volume sarà presentato il prossimo Venerdì 27 febbraio alle ore 17 nella Sala conferenze dell’Archivio storico di Empoli (Via Torricelli 58/A). Ad introdurre la serata il prof. Alberto Malvolti (presidente della Fondazione Montanelli Bassi di Fucecchio), saranno presenti gli autori e Paolo Santini, direttore della rivista. Leggi tutto

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La storia delle forze di polizia a Empoli – Parte prima

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Pubblichiamo l’interessante lavoro di Roberto Boldrini (che ringraziamo) frutto delle sue personali ricerche sulla storia delle forze di polizia a Empoli prima e dopo l’Unità.

L’interesse per un corretto svolgimento della vita economica urbana in termini di polizia fu già un cardine del programma di riforme del granduca Pietro Leopoldo alla fine del Settecento. Si dovettero attendere tuttavia gli anni Quaranta dell’Ottocento per avere a Empoli una raccolta organica di disposizioni in materia di polizia locale. Il Regolamento di Polizia Municipale per la Terra di Empoli e disposizioni circa alle occupazioni, confermato dal rescritto granducale del 9 febbraio 1842, andò infatti in vigore immediatamente dal 1° aprile seguente. Con il successivo Regolamento di Polizia del Granducato del 22 ottobre 1849, il percorso verso la nascita delle guardie municipali nelle comunità del Granducato venne ulteriormente delineato. Leggi tutto

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Storia di una famiglia di Empoli. I Cella – Parte seconda

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Piazza Farinata C.L.F. 46461Piazza Farinata C.L.F. 46461Alessandro e Gaspare, figli di Giovanbattista Cella, ereditarono l’attività paterna che dagli anni ’20 e per tutti gli anni ’40 del Seicento conobbe una grande crescita. Nel 1628 Gaspare Cella, insieme ad altri compagni, intentò due cause commerciali presso il tribunale della Mercanzia, che mostrano l’allargamento degli interessi economici dell’attività, non più certamente ristretti all’ambito locale. D’altronde, sempre il Figlinesi sostiene come, almeno dal 1637, Gaspare Cella avesse aperto una bottega di velettaio anche a Firenze. Non sembra tuttavia che la famiglia si sia trasferita stabilmente in Città: la presenza ad Empoli di Gaspare e Alessandro è certa nel 1625-26, confermata da due documenti del podestà. Certo è che nel 1627 Alessandro e Gaspare dettero in accomandita a Martino Ronchi la somma di 8.416 ducati per tre anni, per esercitarli a Empoli in negozio di velettaio. Leggi tutto

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Storia di una famiglia di Empoli. I Cella – Parte prima

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imshowIn pochi conoscono o hanno sentito nominare la famiglia Cella nella storia di Empoli. Si tratta infatti di una famiglia che visse nella nostra città tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Settecento e della quale, in seguito, non si avranno più notizie. Nonostante questo, i Cella svolsero un ruolo di grande importanza nella storia empolese, imparentandosi anche con le più importanti famiglie locali, come i Marchetti. Questo fatto, unito alla grande ricchezza di cui godeva la famiglia (grazie al commercio) la rendono un sicuro oggetto di interesse di cui parlare. Leggi tutto

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Quando a Empoli si leggeva la poesia oscena (malgrado la censura)

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Burchiello1A volte le ricerche svolte in archivio, a diretto contatto con i documenti, riservano sorprese. È quanto successo con il ritrovamento, all’interno delle carte delle cause criminali del podestà di Empoli nel 1597, di un foglio a stampa su cui sono riportate alcune poesie del Burchiello. Il documento faceva parte di una raccolta (riporta infatti anche un indice generale) ed è stato inserito nella filza degli atti processuali prima ancora del frontespizio.

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Carciofi, ova e arrosto sbiffe: la cucina empolese sotto Napoleone

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Programma del Maire d'EmpoliIl 20 marzo 1811 nacque a Parigi il figlio di Napoleone Bonaparte e di Maria Luisa d’Austria, l’erede tanto atteso dall’Imperatore che impose al nascituro il suo stesso nome e lo titolò “Re di Roma”. La nascita di Napoleone II fu un avvenimento di grande importanza, celebrato per tutto il territorio imperiale, dalla Francia sino all’Italia.

Anche a Empoli, su ordine e comunicazione del prefetto dell’Arno, il maire Busoni non mancò di dare disposizioni per la preparazione di adeguati festeggiamenti, in cui la comunità non si fece mancare nulla: processioni con fiaccolate, funzioni religiose, fuochi d’artificio. I documenti conservati presso l’archivio comunale di Empoli ci permettono di fare luce anche su un altro aspetto delle celebrazioni, che in questo frangente ci interessa più di altro: le portate della festa. Scorrendo il menu previsto per i giorni compresi tra il 26 e il 29 aprile, per gli accorrenti e i suonatori chiamati ad allietare le serate con musica e canti, possiamo infatti farci un’idea di che cosa si mangiava a Empoli sotto Napoleone. Balza subito all’occhio che le portate previste non solo prevedevano i prodotti tipici del territorio empolese, come il carciofo (all’epoca vigeva un vero sistema di consumo a chilometri zero) ma anche che tante di esse potrebbero non sfigurare affatto sulle nostre tavole durante le prossime festività natalizie. Leggi tutto

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Conferenza di area su storia e didattica del territorio in Valdelsa

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Tavola_di_gabella_archivio_di_stato_sienaIl 18 e il 19 dicembre prossimi si terrà a Poggibonsi la conferenza di area sul tema “Storia e didattica del territorio in Valdelsa”, organizzata dalla Società storica della Valdelsa.

Sarà l’occasione non solo per fare il punto sulle attività didattiche in corso, finalizzate alla conoscenza del territorio ma anche per proporre e progettare nuove idee e contributi. L’invito è rivolto a tutti gli operatori impegnati a vario titolo nell’educazione al territorio e al patrimonio locale come dirigenti scolastici, docenti, amministratori e associazioni culturali. Leggi tutto

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La storia di Empoli dall’archivio alle vie del centro

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Via del Giglio in una cartolina d'epocaMartedì 8 luglio 2014 si è svolta la prima escursione storica per le vie del centro di Empoli nata dalla collaborazione tra le associazioni “Questa è Empoli” e “Amici dell’Archivio storico di Empoli”, rappresentate entrambe dallo storico Gabriele Beatrice, affiancato per l’occasione dal dott. Carlo Pagliai.

L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre sessanta cittadini interessati alla storia della città, ha avuto il fine di far uscire la ricerca e il dibattito storico dai loro confini tradizionali (l’archivio, le associazioni culturali etc.) per portarli direttamente in quelle strade e piazze dove si è concretamente svolta la storia della città, facendo toccare con mano ai partecipanti i suoi snodi fondamentali. Questo inusuale “giro” del centro storico si è svolto in un itinerario che, partito da porta Pisana, si è concluso in via Chiara passando per due tappe intermedie, in piazza Farinata degli Uberti e in piazza del Popolo. Leggi tutto

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