Chi non ricorda lo studio del fotografo Massa in via Lavagnini, in angolo con via Marchetti? Dario Massa è stato per trent’anni un punto di riferimento per più generazioni di empolesi, fotografandone le persone, soprattutto i bambini, ma anche i prodotti delle attività industriali e manifatturiere, che hanno caratterizzato l’identità economica di Empoli.
Parisio Cantini. Ritratto di bambina, post 1909 (Empoli, Archivio Storico Comunale, Fondo Vannucci Zauli)
Si conclude con questa ultima parte il breve profilo del fotografo empolese Parisio Cantini.
Nel secondo decennio del Novecento prosegue l’attività dello studio fotografico Cantini che reclamizza in particolare l’esecuzione di foto su porcellana per monumenti, lapidi ecc., ingrandimenti e riproduzioni e – sempre molto richiesti – ritratti di bambini e neonati per i quali la sala di posa riscaldata offriva il massimo comfort. Alla fine del 1911 vengono svolti i lavori ampliamento dello studio “abbellito secondo le ultime moderne esigenze”.Leggi tutto
Empoli. Via Giovanni da Empoli. Ed. F.lli Cioni e P. Cantini – Empoli 8902 (coll. P. Lari)
Dopo una lunga pausa ritorniamo a seguire le vicende del fotografo empolese Parisio Cantini.
Con l’apertura del punto vendita di via Curtatone e Montanara l’attività di Cantini si indirizza alla vendita di materiali per la fotografia, pubblicizzata anche su riviste specializzate, e la gestione dello studio fotografico con l’aiuto di “provetti operatori assunti a tale scopo da altri rinomati stabilimenti fotografici”. Nel corso del 1910 Cantini è alla ricerca di apprendisti, in particolare di un “provetto stampatore al bromuro”.Leggi tutto
La villa del Cotone in Valdorme in una foto attuale
Il complesso immobiliare
La prima e pressoché unica descrizione analitica della villa del Cotone è contenuta nella portata di Doffo Spini (nipote di Scolaio, che l’aveva comprata nel 1385) al Catasto del 1427:
“ Un podere chon casa da ‘llavoratore e da signiore chon 2 torri, l’una grande e merlata e inbeccatellata e murata di pietra e mattoni e l’altra più bassa di terra con chanti di mattoni e in parte fatta di mattoni, drentovi la cholombaia, con una corte grande e una piccola e volta e stalla e una piccola cisterna e una loggetta e forno e altri abituri e chase basse da lavoratori, con terre lavoratie e vignate e arborate, con alquanti mazochi e ulivi, posta a monte e a piano, luogo detto il Cotone… e posto nel popolo di san Iachopo a Bagnolo, chomune di Puntormo, luogho detto il Chotone chon più pezi di terra; [confini] da I (dalla parte di verso Piazzano) Marzo di Dino Puccini Andreotti, overo l’erede di Giovanni delli Spini e altri; a II via; a III fiume d’Orme; a IV la chiesa di san Iachopo a Bagniuolo; con XVI pezi di terra (questi pezzi di terra con la maggior parte della proprietà sono nel chomune di Puntorme e parte nel chomune d’Empoli).
Lavoravano nella proprietà quattro famiglie di mezzadri, ridotte a tre nel 1430. Leggi tutto
La più antica raffigurazione cartografica della villa del Cotone risale agli anni ’80 del secolo XVI ed a quella straordinaria collezione di mappe e piante topografiche denominata “piante dei popoli e strade” realizzata dai Capitani di parte Guelfa. Essa è compresa in ben tre mappe, in quanto il luogo su cui sorge era al confine fra tre “popoli”: santa Maria Oltrorme, san Donato in Valdibotte e san Lorenzo a Monterappoli.
Empoli. Via Curtatone e Montanara. Sul verso: “28235 Fot. P. Cantini – Empoli”. (coll. P. Lari), 9×14 cm, recto, non viaggiata
Nel nostro viaggio alla riscoperta degli studi fotografici empolesi dell’inizio del secolo scorso incontriamo oggi Parisio Cantini, che per longevità e capacità imprenditoriali può essere a ragione considerato il decano dei fotografi empolesi.
Alla fine degli anni ’60 il fotografo empolese Pietro Caponi ricordava che “il nome di Empoli è stato lungamente associato alla fotografia, proprio per la produzione che vi si faceva della carta per stampare dalla Ditta Parisio Cantini” (Petrognani Roberto, Empoli in cinquant’anni di fotografie, “Empoli”, IX, 1, 1968, pp. 24 – 26).Leggi tutto
Empoli – Piazza Vittorio Emanuele. Fiera annuale. Sul verso: “30724 – Editore Guido Lazzeri – Empoli – Fotog. N. Cecchi e C. Empoli” e monogramma della ditta Marzari di Schio. Cartolina 90×140, non viaggiata, (coll. P. Lari).
Continua il nostro viaggio alla riscoperta dei fotografi attivi ad Empoli nei primi anni del XX secolo. In occasione del settimanale mercato cittadino o, come in questo caso, della fiera annuale di settembre, arrivavano ad Empoli i tendoni dei fotografi ambulanti per offrire a prezzi popolari i propri servizi alla modesta clientela cittadina e delle campagne circostanti. Negli stessi giorni e così pure la domenica erano aperti anche gli studi professionali, tra cui quello del fiorentino Giuseppe Lolli.Leggi tutto
Francesco Benvenuti. Ritratto di signora, 1908-1909. (Empoli, Archivio Storico Comunale, Fondo Vannucci Zauli)
La nostra ricognizione degli studi fotografici attivi ad Empoli a cavallo tra Otto e Novecento continua: dopo esserci soffermati sul pionieristico lavoro di produzione di materiali fotografici intrapreso da Raffaello Dringoli e dai fratelli Cioni, questa volta presentiamo il fotografo fiorentino Francesco Benvenuti che oltre un secolo fa, il 23 febbraio 1908, aprì uno studio fotografico in via Curtatone e Montanara.
Empoli. Santuario della Madonna del Pozzo.Ed. F.lli Cioni e P. Cantini – Empoli 8915 (coll. P. Lari), 9×14 cm., recto, non viaggiata
Continua il nostro viaggio ritroso nel tempo alla riscoperta dell’attività dei primi fotografi empolesi. Dopo Raffaello Dringoli concentriamo la nostra attenzione sui fratelli Fausto (Faustino, Empoli, 1872 – 1934) ed Emilio Cioni (Empoli 1870 – Livorno 1941), che mossero i primi passi nel mondo della fotografia insieme a Parisio Cantini.
Raffaello Dringoli, Ritratto di giovane, ante 1893 (ASCE, Fondo Vannucci Zauli)
Probabilmente non tutti sanno che Empoli ha ricoperto un ruolo importante nella storia della fotografia professionale dell’epoca successiva al collodio reggendo il confronto con città come Milano e Roma. Da oggi inauguriamo una serie di appuntamenti che permetteranno di conoscere il pionieristico lavoro dei primi fotografi empolesi. Cominciano con Raffaello Dringoli, produttore di materiali per la fotografia e tra i primi fotografi attivi a Empoli alla fine del XIX secolo.
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