Alle origini della fotografia. Studi fotografici a Empoli tra XIX e XX secolo. Giuseppe Lolli

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piazza vittoria con fotografi
Empoli – Piazza Vittorio Emanuele. Fiera annuale. Sul verso: “30724 – Editore Guido Lazzeri – Empoli – Fotog. N. Cecchi e C. Empoli” e monogramma della ditta Marzari di Schio. Cartolina 90×140, non viaggiata, (coll. P. Lari).

Continua il nostro viaggio alla riscoperta dei fotografi attivi ad Empoli nei primi anni del XX secolo. In occasione del settimanale mercato cittadino o, come in questo caso, della fiera annuale di settembre, arrivavano ad Empoli i tendoni dei fotografi ambulanti per offrire a prezzi popolari i propri servizi alla modesta clientela cittadina e delle campagne circostanti. Negli stessi giorni e così pure la domenica erano aperti anche gli studi professionali, tra cui quello del fiorentino Giuseppe Lolli.

Francesco Benvenuti non fu il primo fotografo fiorentino attivo ad Empoli. Come lui aveva aperto un proprio studio nella fiorente cittadina di inizio secolo anche Giuseppe Lolli, già titolare prima del 1897 della Fotografia Firenze, in via dell’Albero 15, traversa di via della Scala, specializzata in “ritratti di ogni grandezza, riproduzioni, vedute, ingrandimenti”.

L’attività di Lolli è rimasta viva nel ricordo di uno dei veterani della nostra fotografia, Pietro Caponi, che ricorda come «i primi fotografi empolesi venivano da Firenze. Il primo, Lolli, veniva a Empoli tutti i giovedì per il mercato. E fissava sulla carta a citrato i volti semplici e un po’ spaventati di contadini e popolani» (R. P. [Roberto Petrognani], Empoli in cinquant’anni di fotografie, in «Empoli», IX, 1, settembre 1968, p. 25).

marchio lolli
Giuseppe Lolli. Bambino con balia, inizi XX sec. (Empoli, Archivio Storico Comunale, Fondo Vannucci Zauli)

Prima di aprire la succursale empolese, documentata sicuramente dal 1908 e posta al numero 47 della centralissima via Ridolfi, Giuseppe Lolli è presente negli annuari commerciali fiorentini sotto la voce Fotografia e Forniture per la Fotografia, spesso in società con Bigagli, con cui condivideva il punto vendita di via Verdi.

Come Benvenuti, Lolli tenta di ampliare la propria clientela sulla piazza empolese che vede il progressivo affermarsi del ceto medio e di una agiata borghesia di piccoli imprenditori, commercianti e professionisti che ambisce ad attestare il proprio status sociale con la realizzazione di un ritratto fotografico nell’elegante sala di posa di uno stabilimento fotografico, privilegio finora appannaggio delle famiglie benestanti che commissionavano i propri ritratti ai ben più famosi studi fiorentini di Brogi, Alinari, Schemboche. Lolli ebbe però più fortuna rispetto al suo concittadino: ricordiamo che Benvenuti chiuse il proprio studio fotografico poco più di un anno dopo l’apertura, nel 1909, mentre Lolli probabilmente riuscì a continuare l’attività fino al 1919 quando lo studio fu acquisito e riaperto sotto la direzione di Natale Cecchi.

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