San Ruffino o San Ruffillo?

Facebooktwitterby feather

La Cappella di San Ruffino parte terza

La cappella sorse sulle fondamenta di un’antica chiesa, la cui esistenza è documentata fino dal secolo XII e dalla quale riprese l’intitolazione. Nel corso dei secoli, forse per una lettura errata delle fonti più antiche, il nome del santo titolare fu talvolta alterato in san Ruffillo. Fu Emanuele Repetti, nel suo Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana, pubblicato a Firenze dal 1833 al 1846), ad usare la forma di “San Ruffillo in Padule” (vol. IV, p. 9), rinviandone la descrizione nella voce Empoli (vol. II, p. 58,  in cui invece usa la forma di San Ruffino) e sulla scorta del Repetti l’errore perdura anche ai nostri giorni. Si ha testimonianza di una piccola costruzione nel sito già dalle Piante dei popoli e strade dei Capitani di Parte Guelfa, risalenti agli anni ottanta del Cinquecento, in un campo utilizzato come cimitero in tempo di epidemia, quando era consigliabile seppellire i morti lontano dall’abitato.

Elena Mostardini

(3-fine)

Particolare degli affreschi che ornano il tabernacolo rivolto verso la chiesa, tuttora esistente, appoggiato sulla parete nord della cappella.
(Foto di Alessandro Mancini)

Se vuoi leggere le prime due puntate, ecco i link!

La Cappella di San Ruffino parte prima

La Cappella di San Ruffino parte seconda

Per chi fosse interessato ad approfondire la storia della cappella di San Ruffillo e più in generale la storia di Empoli, consigliamo di acquistare i numeri della rivista Quaderni d’Archivio, in distribuzione nelle librerie o contattando direttamente l’associazione all’indirizzo di posta elettronica empoliestoria@gmail.com

Facebooktwitterby feather

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.