Documenti d’archivio e scavi archeologici per scoprire le maioliche della fornace Levantini in borgo d’Empoli

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Panoramica del ritrovamento dei manufatti nello scavo archeologico (Immagine tratta dal catalogo “Ceramica ad uso d’Empoli”)

Leonardo Terreni, presidente della Associazione Archeologia Medio Valdarno, nell’ambito della rassegna “Parole & Musica nei Musei” giovedì 22 ottobre 2015 alle ore 21.30 al Museo del vetro, parlerà dello scavo nell’area della vetreria Del Vivo (ex piazza del Pratello in Borgo, corrispondente oggi alla costruzione della Banca di Cambiano in via Chiarugi e a via Pulidori), che portò al ritrovamento delle maioliche della manifattura Levantini.

La campagna di scavo era finalizzata a riscoprire e studiare una porzione di mosaico di epoca romana rinvenuta nel 1957 in occasione dei lavori di ampliamento della Vetreria Del Vivo e poi subito ricoperta. Ma oltre al frammento di pavimento musivo gli archeologi trovarono anche una serie di reperti appartenenti a vari tipi di stoviglie di produzione settecentesca. A questo punto gli scavi proseguirono con maggiore attenzione grazie alla segnalazione di Fausto Berti, che pochi anni prima aveva scritto un saggio su Domenico Lorenzo Levantino*, imprenditore savonese che nel 1765 aveva fondato in quell’area una manifattura di maioliche alla francese e alla conoscenza di fonti documentarie. Leggi tutto

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Un’analisi del Valdarno a partire da una carta di Leonardo da Vinci al nuovo appuntamento del Venerdì in Archivio

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Microsoft Word - Invito settembre.docIl prossimo 25 settembre riprende l’edizione autunnale del Venerdì in archivio con una conversazione pubblica tenuta dall’archeologo Andrea Vanni Desideri su  Leonardo da Vinci come fonte per la storia del paesaggio medievale, Una carta del Valdarno nel Codice Windsor.

La rappresentazione del tratto inferiore del Valdarno che Leonardo stese intorno al 1503 per il progetto di un canale tra Firenze con il basso corso dell’Arno, oltre il suo primario valore documentario per la storia del pensiero leonardiano, si rivela anche come una inaspettata fonte per l’archeologia del paesaggio, in quanto vi è ancora sostanzialmente ben riconoscibile un quadro insediativo determinatosi in larga misura nelle fasi finali del Basso Medioevo prima delle sostanziali trasformazioni d’Età Moderna. Leggi tutto

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Un’iniziativa promossa dal Circolo Arci di Monterappoli: “Donne Resistenti”. A Monterappoli per ricordare il ruolo della donna prima, durante e dopo la II guerra mondiale

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Donne Resistenti x archivioDomani 29 luglio, in occasione del 71° anno dalla liberazione di Monterappoli, il Circolo Arci promuove una serata di incontro e di dibattito per testimoniare l’importanza del ruolo della donna durante la guerra. “Donne Resistenti”, questo il titolo dell’evento, è il tentativo di porre in risalto un aspetto che troppo spesso non viene considerato dalla pubblicistica in generale, quello appunto della storia di genere.

Da quanto affermano Liliano Bartolesi e Patrizio Fontanelli, che gli anni della guerra li hanno vissuti sulla propria pelle da monterappolesi, per quanto riguarda Empoli (e quindi Monterappoli) non abbiamo esempi di figure femminili in “prima linea”. Tuttavia, le donne hanno contribuito spesso alla salvezza di moltissimi uomini: mariti, figli, compagni, ricercati politici.
Proprio a Monterappoli, prima frazione dell’Empolese ad essere liberata e sede del nascente comune
provvisorio di Empoli (il 29 luglio 1944), i membri del CLN, tra i quali Pietro Ristori, Antonio Negro,
Aureliano Santini, si rifugiavano nelle case dei propri compagni, ospitati da famiglie e da donne pronte a
rischiare la propria vita pur di nasconderli al tedesco invasore. Era sempre delle donne, inoltre, il ruolo di
“vedetta”: una volta avvistato il nemico correvano ad avvisare gli uomini che, consapevoli del pericolo
imminente, fuggivano lesti nei campi. Infine, il ruolo di madre e moglie comportava una serie di obblighi,
tra cui soprattutto quello di sfamare numerose bocche. E in un periodo in cui la scarsità dei viveri
costringeva la popolazione ad enormi sacrifici, non era affare da poco. Leggi tutto

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Nuove attribuzioni a Lorenzo Bonini, pittore attivo a Empoli nel Seicento

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Siemoni invito  boniniLorenzo Bonini: pittore e dissegnatore è il titolo della pubblicazione di Valfredo Siemoni, arricchita dalle presentazioni di Bruno Santi e Cristina Gnoni, e che sarà presentata domani 9 luglio 2015, alle ore 18.00, presso la Chiesa di S. Maria a Ripa.

Nel breve saggio l’autore, partendo dall’unica opera certa riferibile a Lorenzo Bonini – le lunette francescane nel loggiato di santa Maria a Ripa, datate 1601 – riferisce al pittore fiorentino anche il limitrofo ciclo con i Dottori della Chiesa nella cupola dell’Oratorio dell’Immacolata Concezione e, sempre per via stilistica, l’affresco col Battesimo di Cristo nella prioria di san Michele a Pontorme. Leggi tutto

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Empolinvetro: due serate di eventi speciali per festeggiare il compleanno del Muve

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Empolinvetro

Nel quinto anniversario dell’apertura del Museo del Vetro di Empoli nelle sale del Magazzino del Sale si terrà la due giorni Empolinvetro interamente dedicata al vetro. Varie le iniziative che allieteranno le due serate:

giovedì 2 luglio 2015 ore 21,15 la prof. Eleonora Trivellin (Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze) presenterà il catalogo della mostra Taddei ed Etrusca. Arte e industria del vetro a Empoli nel primo ‘900, curato da Silvia Ciappi e Stefania Viti, con il coordinamento di Stefania Terreni e la campagna fotografica di Alena Fialová; il volume, pubblicato da Polistampa, sarà acquistabile al bookshop del Museo del vetro e degli altri musei cittadini ad un prezzo vantaggioso. Con l’occasione ricordiamo che la mostra sarà visitabile ancora per tutta l’estate con alcuni oggetti presenti a Arts & Foods, evento collaterale di Expo 2015.Catalogo_Taddei ed Etrusca Leggi tutto

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Il viaggio del sale dalle moie di Volterra al Magazzino del sale di Empoli.

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Il Mulino del sale macinava il sale?
Perché a Empoli c’era anche il Magazzino del sale rosso?
Perché Via Ridolfi si chiamava Via degli Asini?

 Giovedì 21 maggio Carla Giuseppina Romby (insegna Storia dell’Architettura all’Università di Firenze) risponderà a queste domande e illustrerà, con dovizia di immagini, il viaggio del sale dalle moie di Volterra a Empoli, sede di uno dei Magazzini del sale più importanti del Granducato di Toscana.

 L’incontro si terrà al Museo del vetro (già Magazzino del sale) alle 21,30; è il secondo appuntamento di “Parole e musica nei musei”: infatti la seconda parte della serata sarà dedicata a Mozart (con la Banda Bassetti Trio). Leggi tutto

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Presentazione del libro sull’anarchico Oreste Ristori. Venerdì 24 aprile al Cenacolo degli Agostiniani.

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invito presentazione libro oreste-ristoriSi conclude un percorso di valorizzazione sulla figura dell’empolese Oreste Ristori con la presentazione del libro Oreste Ristori: vita avventurosa di un anarchico tra Toscana e Sudamerica di Carlo Romani (professore di Storia Contemporanea alla Università di Rio di Janeiro), in cui emerge lo spessore del personaggio nel più ampio contesto dell’emigrazione in America Latina di anarchici e comunisti italiani, e toscani in particolare, tra la fine del Ottocento e i primi decenni del Novecento. Leggi tutto

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Il recupero dell’area ex Vitrum a Empoli

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Una veduta dell’area di via Tripoli.

Il progetto di recupero proposto è nato dalla volontà di restituire alla città di Empoli uno spazio integrato all’interno del suo tessuto urbano, in un’area dismessa di tipo produttivo, dove i manufatti costituiscono un pericolo vero e proprio per i cittadini, a causa dei loro continui cedimenti strutturali, mettendone a repentaglio l’incolumità. Nonostante ciò, essi rappresentano una preesistenza, impossibile da non considerare nella progettazione di un nuovo isolato che dialoghi adeguatamente con il contesto. Leggi tutto

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Nino Bezzi (1882-1961). Fine letterato e uomo generoso – Parte Terza

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Rivista Arno
Una prima pagina della rivista Arno, di cui Nino Bezzi fu direttore nel 1912.

Molto probabilmente proprio la persecuzione subita dopo il 1924 spinse Bezzi ad allontanarsi da Empoli: Mario Bini pone al 1926 un suo viaggio nel Sud America. Bezzi aveva subìto anche la revoca della licenza di pubblicista, allontanato dunque dall’attività di giornalista, così brillantemente esercitata nel 1912 come direttore del settimanale «Arno». Sembra che durante il fascismo poté scrivere per i circoli delle Associazioni venatorie: era infatti un uomo appassionato e competente in questa attività. Leggi tutto

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Nino Bezzi (1882-1961). Fine letterato e uomo generoso – Parte Seconda

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Copertina Empoli nel 2000
Nino Bezzi, “Empoli nel 2000”. Monologo per teatro recitato al “Tommaso Salvini” di Empoli nel 1911.

Nino Bezzi, 42 anni nel 1924, era presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci a Empoli.

Tra i punti che i fascisti desideravano per completare il totalitarismo in Italia c’era quello di fare di tale Associazione, a partire dal suo livello nazionale, una appendice dello stesso programma fascista. Poco dopo la scomparsa di Matteotti, nel clima risoluto che le opposizioni andavano manifestando in quell’estate, il Congresso Nazionale dell’Associazione, svoltosi ad Assisi a partire dal 27 luglio, aveva respinto il tentativo di uniformare i reduci ai fascisti. Un ordine del giorno di “condanna dei metodi e dei fini fascisti” fu illustrato al re dal pluridecorato generale Ettore Viola, già comandante degli “arditi” nella primavera 1918 sul M. Grappa. La colonizzazione della memoria intorno alla recente guerra era evidentemente giocata dai fascisti in vista di un futuro da affrontarsi con compattezza spregiudicata, al servizio delle decisioni centrali, a costo di fratture interne e di sopraffazioni. Leggi tutto

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