Alle origini della fotografia. Studi fotografici a Empoli tra XIX e XX secolo. Francesco Benvenuti

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Francesco Benvenuti. Ritratto di signora, 1908-1909. (Empoli, Archivio Storico Comunale, Fondo Vannucci Zauli)
Francesco Benvenuti. Ritratto di signora, 1908-1909. (Empoli, Archivio Storico Comunale, Fondo Vannucci Zauli)

 

La nostra ricognizione degli studi fotografici attivi ad Empoli a cavallo tra Otto e Novecento continua: dopo esserci soffermati sul pionieristico lavoro di produzione di materiali fotografici intrapreso da Raffaello Dringoli e dai fratelli Cioni, questa volta presentiamo il fotografo fiorentino Francesco Benvenuti che oltre un secolo fa, il 23 febbraio 1908, aprì uno studio fotografico in via Curtatone e Montanara.

Fin dal mese di settembre sulle pagine del Piccolo corriere del Valdarno e della Valdelsa, si susseguono le inserzioni pubblicitarie, pubblicate dal produttore di materiali fotografici Parisio Cantini, ex socio della ditta F.lli Cioni e P. Cantini, che annunciano la prossima apertura nello stabile di sua proprietà in via Curtatone e Montanara della Fotografia F. Benvenuti del fotografo fiorentino Francesco Benvenuti già titolare di uno studio a Firenze, in Piazza S. Marco 6, e a Viareggio, in via G. Zanardelli 58. Il nuovo ambiente – precisano le inserzioni – sarà dotato di ogni comfort, un «gran salone di posa coperto a Cristalli e con riscaldamento», in modo da permettere la ripresa fotografica in ogni stagione e anche durante le giornate nuvolose, dove sarà possibile effettuare l’«esecuzione accuratissima di ritratti, […] gruppi (scene di famiglia) eseguiti istantaneamente» con qualsiasi procedimento fotografico.

Finalmente il nuovo stabilimento fotografico è inaugurato la domenica del 23 febbraio 1908 e in tale occasione la redazione de Il piccolo corriere del Valdarno e della Valdelsa dedica un breve trafiletto della cronaca cittadina all’evento mondano: «Lo stabilimento Fotografico Benvenuti che noi, per la gentilezza del proprietario già visitammo, si apre oggi al pubblico.
E’ fornito di ottime macchine, e di bellissimi, splendidi oggetti d’ornamento (tele, sedie, vasi di fiori, divani, ecc.), come i migliori stabilimenti del genere. Le vetrine réclames, già apposte nei punti più frequentati della città, danno soltanto un’idea del numero e delle qualità delle fotografie artisticamente disposte nella saletta che precede l’ampia ed aereata stanza per la posa, nella quale ultima notammo l’ingegnoso apparato dei cortinaggi per regolare la luce durante la posa medesima.
L’ambiente opportunamente riscaldato, con tutti i relativi comodi per la toilette ecc., è insomma di una simpatica venustà, e degno di una città di prim’ordine.
All’egregio artista sig. Benvenuti i nostri rallegramenti, e … buoni affari!»

Benvenuti(marchio)
Marchio dello studio Benvenuti, recto della foto precedente

Benvenuti risulta attivo a Firenze dal 1887, anno della sua partecipazione come autore di ritratti alla Prima esposizione italiana di fotografia con sezione internazionale tenutasi nel capoluogo toscano. Negli anni successivi gestisce lo Stabilimento artistico anglo-americano in piazza San Marco, al centro di uno degli itinerari turistici più frequentati di Firenze, e lo studio, aperto soltanto nei mesi estivi, di Viareggio, ricercata meta di villeggiatura delle classi più abbienti.

La succursale empolese dello studio Benvenuti era aperta la domenica e il giovedì, tradizionale giorno di mercato quando la città era affollata di persone provenienti anche dalle campagne e dai paesi vicini. A questo riguardo risulta particolarmente strategica l’ubicazione dello studio fotografico in via Curtatone Montanara, una delle principali vie da poco create nei pressi della stazione ferroviaria, punto di passaggio privilegiato di quanti si muovevano anche occasionalmente nella cittadina di Empoli. Il tentativo di Benvenuti di ampliare la propria clientela nell’empolese fu però di breve durata poiché a poco più di un anno dalla sua apertura, il 1 dicembre 1909, i macchinari e le negative passarono in proprietà a Parisio Cantini.

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