L’ex casa del fascio di S. Maria a Ripa – Parte seconda

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L’inaugurazione

La costruzione fu completata nell’arco di due anni con le modalità previste dal progetto, tranne che per la finestra a sinistra dell’accesso sul fronte principale, che andava a sostituire una porta. L’inaugurazione, in perfetto stile fascista, avvenne il 29 ottobre 1932 e di essa troviamo la descrizione sulla cronaca di Empoli de «La Nazione». Da essa si apprende che il finanziamento dell’opera si deve al Marchese Guido Baldo Pianetti e al contributo di numerosi soci. Tra il 1930 e il 1933 infatti furono rilasciate e firmate dal presidente Italo Taddei un centinaio di “azioni” o certificati di sottoscrizione per la costruzione dell’edificio, del valore di 25 lire ciascuna.

«La Nazione» del 29 ottobre 1932, Cronaca di Empoli

L’inaugurazione della casa del fascio di S. Maria a Ripa

sottoscrizione
Una delle sottoscrizioni a favore della costruzione della Casa del Fascio (Archivio della Casa del Popolo di Santa Maria).

 Con una cerimonia semplice quanto mai significativa, ieri nella ridente frazione di S. Maria a Ripa è stata inaugurata la Casa del Fascio sorta per iniziativa di numerosi e volenterosi soci, coadiuvati dal marchese Guido Baldo Pianetti, il quale contribuì alla costruzione di essa. Il bell’edificio, che sorge sulla via principale, consta di un piano con bar e numerose ed eleganti sale. La cerimonia per l’inaugurazione indetta per le ore 15 è avvenuta in perfetto orario.

Ai lati dell’ingresso della casa stessa, prendevano posto una squadra di Militi della M.V.S.N., un manipolo di Balilla al comando del Maestro Adolfo Bertelli, il quale rappresentava anche il Direttore Didattico, un plotone di carabinieri al comando del Maresciallo Sig. Goffredo Zucconi, Piccole e Giovani Italiane.

Più oltre si disponevano i fascisti al comando del Capo Gruppo Signor Taddei Italo. Ed ecco giungere dalla parte di Ponte a Elsa il corteo delle automobili recanti le autorità. Allo squillo di tromba suonato da un Balilla, le autorità accedono alla Casa del Fascio, mentre i presenti salutano romanamente. Notiamo per primo il Segretario Politico ten. Vieri Valtancoli, il quale taglia il nastro tricolore posto all’entrata, segue il Podestà cav. dott. Dino Masi, il comm. Gino Montepagani Rettore della Provincia, il comm. Taddei, il comm. gen. Leonardo Lusena, il ten. Emilio Carraro, aiutante maggiore del console Onori, il vice pretore dott. Giuseppe Masi, il ten. dei CC.RR cav Pellegrino Trafficante, il centurione Alberto Del Vivo, il ten. Martini Bruno, il Segretario capo del Comune dott. Carlo Ruggini, il C.M. Signor Gori Ferdinando, il dott. Giuseppe Pozzesi, l’Ing. capo del Comune di Empoli cav. Torrini ed altri ancora.

Padre Prestini, dei Francescani, procedeva alla benedizione della fiamma ed alla presenza di tutti gli intervenuti leggeva un patriottico discorso in cui inneggiava alla Patria, al Duce ed al Fascismo. Le parole di Padre Prestini venivano salutate da scroscianti applausi.

Parlava quindi il Segretario politico il quale ricordava ai fascisti le parole che il Capo del Governo Benito Mussolini ha rivolto recentemente al popolo torinese.

Il breve discorso del Segr. Politico veniva seguito da applausi interminabili.

Al termine della cerimonia mentre echeggiavano potenti alalà, le autorità ripartivano alla volta di Empoli.

© Arch. Francesca Capecchi

Si ringrazia il circolo ARCI di Santa Maria per aver concesso la pubblicazione del documento.

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One thought to “L’ex casa del fascio di S. Maria a Ripa – Parte seconda”

  1. Interessante la presenza del Generale Leonardo Lusena, già presente all’inaugurazione del monumento alla Vittoria, qualche anno prima. Fondò le Pubbliche Assistenza empolesi ed era anche il padre di Bianca Lusena,la bellissima crocerossina che per un giorno fece perdere la testa al poeta dei Canti Orfici, Dino Campana, in quel di Antignano a Livorno. Era di famiglia ebrea e di lì a pochi anni non sarebbe più stato fra gli invitati. Un altro figlio finì fra i martiri delle Fosse Ardeatine. Umberto Lusena.

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