Aggiunte intorno a Luca Manzuoli: da frate a cardinale

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foto-lunarioUn ‘diario in rete’, quello che in termini informatici – ormai familiari anche ai non addetti ai lavori – definiamo un blog, vive del costante contributo della sua comunità di lettori.
È con piacere che accogliamo e condiviamo con il nostro pubblico le ricerche del signor Boreno Borsari intorno al cardinal Laborante, importante prelato originario di Pontorme, al quale nelle scorse settimane abbiamo dedicato un post.
La ricerca bibliografica enumera una serie di brevi citazioni da testi di varia natura, nei quali è stato possibile rintracciare le scarne notizie riferibili a questo personaggio, in molti casi riutilizzate nelle diverse fonti ma in ogni caso utili a sottolineare l’importanza del Laborante e il contesto storico nel quale è vissuto.
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Save the date! 10 febbraio 2017. Presentazione del nuovo numero della rivista Quaderni d’Archivio. Protagonista l’Arno

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Non poteva essere altrimenti. Nell’anno del cinquantesimo anniversario della tragica alluvione che il 4 novembre 1966 colpì Firenze e gran parte del Valdarno, la redazione di Quaderni d’Archivio ha voluto dedicare la parte monografica della rivista all’Arno, indiscusso protagonista delle innumerevoli iniziative che negli ultimi mesi del 2016 hanno rievocato quei dolorosi momenti.
I saggi raccolti nel nuovo numero della rivista dell’Associazione Amici dell’Archivio Storico di Empoli, Governare l’Arno. Uso delle acque e interventi di regimazione tra XV e XVIII secolo, non sono dedicati all’alluvione del 1966 ma partono da quell’evento per indagare – come ha sottolineato V. Arrighi nell’introduzione – «aspetti e momenti diversi della “politica delle acque” messa in atto nella nostra zona in vari momenti del nostro passato», facendo il punto sugli studi intorno all’uso delle acque fluviali nel nostro territorio. Leggi tutto

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Spigolature intorno a personaggi pontormesi: il frate Luca Manzuoli

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Ritratto di Luca Manzuoli da Pontormo, Zocchi Giuseppe disegnatore; Allegrini Francesco, incisore. Arezzo, Fraternita dei Laici, Collezione Bartolini

Rievocazioni storiche e cortei in costume possono contribuire proficuamente alla riscoperta della storia di una comunità, come dimostra ogni anno l’appuntamento con il volo del ciuco e il relativo corteo di figuranti che sfila per le vie del centro di Empoli.

Il corteo storico organizzato in occasione di ‘Pontorme in festa’ ci ha offerto, ad esempio, lo spunto per riparlare di alcuni personaggi poco conosciuti, se non dimenticati, come il Cardinal Laborante, cui si pensava addirittura di intitolare una strada. Leggi tutto

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L’alluvione del 1966: racconto di Annunziata “Fedora” Mancini di Brusciana per ricordare il padre Palmiro travolto dalla piena dell’Elsa

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Gli edifici di Ponte a Elsa dopo che l’acqua si è ritirata (ASCE, Archivio Fotografico)

La mostra Empoli, i giorni dell’alluvione. Cinquant’anni dal 1966, allestita a Avane nello spazio della Vela Margherita Hack fino al 13 novembre, dopo la permanenza nei due plessi della scuola media Busoni Vanghetti, sarà visitabile a partire dalla prossima settimana in alcuni Circoli Arci dell’Empolese Valdelsa: un’opportunità per ampliarne la fruizione anche nelle frazioni periferiche.

Il primo circolo che ospiterà la mostra sarà quello di Ponte a Elsa.

Nell’ondata di piena dell’Elsa del 4 novembre  1966 perse la vita Palmiro Mancini di Brusciana. La figlia Annunziata “Fedora”, oggi novantatreenne, ha condiviso il ricordo di quella tragedia scrivendo il suo racconto-testimonianza, pubblicato nel volume curato dall’Associazione per l’Arno L’Arno raccontato: tra cronaca e immaginario, 1966-2006 (Tagete, 2006). Leggi tutto

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Una mostra per ricordare: “Empoli. I giorni dell’alluvione. Cinquant’anni dal 1966”

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Manifesto mostraL’Archivio storico Per i 50 anni dall’alluvione del 1966

Empoli. I giorni dell’alluvione. Cinquant’anni dal 1966

4-13 novembre: orario: 17,00-19.30

La Vela – Margherita Hack, Via Magolo 32 – Avane

Inaugurazione: 4 novembre. ore 17,30

L’archivio storico di Empoli ha messo a disposizione materiale documentario e immagini per ricostruire attraverso una mostra questo evento drammatico – l’alluvione del 1966 – che interessò insieme a Firenze molti territori del bacino dell’Arno e dei suoi affluenti. Anche Empoli subì pesanti danni e ci furono anche due vittime. Leggi tutto

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Due Pontormesi del passato nel segno di una strada: il cardinale Laborante e Adolfo Scardigli

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Pianta dell’imposizione dell’Orme in spalla destra, Angelo Maria Mascagni, 25 febbraio 1752 (copia fatta da Francesco Bombicci nel 1764), dettaglio – ASCE, Archivio ex Consorzi Idraulici Riuniti di Empoli. Riproduzione fotografica di Nilo Capretti e Vincenzo Mollica

Chi ha assistito al corteo storico medievale che ha percorso le strade di Pontorme in occasione dell’ultima edizione di “Pontorme in festa” avrà senz’altro notato la presenza tra i figuranti in costume d’epoca di un curioso personaggio in abito cardinalizio. Si trattava del Cardinale Laborante che il georgofilo Emanuele Repetti nel suo Dizionario geografico fisico storico della Toscana ricorda come uno degli «uomini illustri» nativi di Pontorme che «fiorì nel secolo XII, e di cui sebbene non si conosca il casato, si sa peraltro a confessione sua, ch’egli era nativo di Pontormo». Leggi tutto

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Il tributo ad un ingegnere di fine Ottocento: Via Guido Dainelli

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Lavori di bitumazione di via Dainelli, anni ’40 del XX secolo (ASCE, archivio fotografico)

Negli anni compresi tra la prima e la seconda guerra mondiale la città di Empoli è stata protagonista di una significativa espansione urbanistica con la costruzione di nuovi quartieri residenziali e industriali le cui vie richiedevano – necessariamente – di essere denominate.
Al fine di definire la toponomastica comunale in vista del VII censimento generale della popolazione, nei primi giorni del 1931 l’amministrazione comunale empolese invitò Vittorio Fabiani, allora preside della R. Scuola “Leonardo da Vinci”, e il vice podestà Cav. Emilio Comparini a proporre i nomi per una serie di strade di nuova costruzione. Il ritrovamento all’interno del carteggio comunale [ASCE, Postunitario, 3/415 (1932)] dell’interessantissimo fascicolo relativo alla definizione della nuova toponomastica stradale ci permette di ripercorrere il dibattito nato intorno alla scelta – non del tutto scontata – di alcuni nomi di cui daremo conto nei prossimi interventi del blog. Leggi tutto

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Due date topiche dell’Italia unita: via XX settembre e via XI Febbraio

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La neonata via XX settembre

Abbiamo visto nei precedenti post come nei primi anni del ‘900 l’amministrazione comunale empolese abbia proceduto all’ampliamento del paese in direzione di Firenze, attraverso la lottizzazione dei terreni, già Vannucci Zauli, compresi tra la linea ferroviaria e via Fiorentina.

In questo contesto prende forma l’asse stradale di via XX settembre che, ortogonalmente a via Tripoli, definisce il reticolo viario a maglie regolari che caratterizza lo sviluppo dei quartieri orientali della città.
Il nome della strada fu approvato dalla giunta comunale con la seduta del 16 giugno 1913 [ASCE, Postunitario, 3/283, 10.1.16 (1913)] attestando l’omaggio dell’amministrazione locale ad una delle date simbolo dell’Italia postunitaria, il 20 settembre 1870, giorno in cui l’esercito italiano era entrato a Roma attraverso la breccia di Porta Pia mettendo così fine al potere temporale del Papa e ricongiungendo, finalmente, la città al resto della nazione ormai quasi completamente riunita sotto la casa regnante dei Savoia. Leggi tutto

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Bibliografia empolese 1.0

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George Tadge - Archivio Storico Comunale di Empoli
George Tadge – Archivio Storico Comunale di Empoli

In preparazione delle ricerche e iniziative legate al  nono centenario della fondazione della “nuova”  Empoli, l’Archivio Storico Comunale, in collaborazione con gli Amici dell’Archivio, ha redatto una prima bibliografia di lavoro su Empoli.

Lo riteniamo uno strumento utile a chi si accinge a studiare o ad approfondire aspetti e problemi di storia empolese e per questo la mettiamo a disposizione di quanti saranno interessati. Consapevoli che potranno essere riscontrate lacune, ci impegniamo a curare integrazioni e aggiornamenti in successive versioni. Leggi tutto

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Il tributo empolese all’impresa coloniale italiana: Via Tripoli

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Uno scorcio del tratto meridionale di via Tripoli, 2008 (ASCE)
Uno scorcio del tratto meridionale di via Tripoli, 2008 (ASCE)

Lo studio della toponomastica empolese offre continue occasioni per rileggere la storia non solo locale ma più spesso – come abbiamo già avuto modo di constatare – anche nazionale. La parallela consultazione delle carte d’archivio permette di cogliere il contesto in cui sono maturate le scelte in materia di odonomastica. Esemplare in questo senso anche il caso di via Tripoli.

Fin dal giugno 1909 l’amministrazione comunale di Empoli aveva progettato un piano edilizio di ampliamento della parte orientale del paese nella zona compresa tra la linea ferroviaria e la via provinciale fiorentina, sui terreni di proprietà dei fratelli Angiolo e Antonio Vannucci. Il progetto urbanistico prevedeva la creazione di un quartiere residenziale e industriale imperniato sul prolungamento, in direzione di Firenze, di via Giovanni da Empoli. La prima area ad essere interessata da questo nuovo piano di sviluppo fu quella compresa tra via Ricasoli, via Curtatone, via Giovanni da Empoli e la futura via Tripoli, dove – data la vicinanza con l’infrastruttura ferroviaria – si concentrerà l’attività industriale empolese, in particolar modo quella legata al vetro. Qui, infatti, avranno sede la Società Vetraria Empolese, poi Vitrum, recentemente demolita, la Vetreria Busoni, la Vetreria Nannelli, con la vicina ditta di vestizione, la Vetrerie Riunite, tutte specializzate nella produzione di fiaschi, damigiane e articoli di bufferia. Leggi tutto

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